Data la situazione di emergenza dovuta all’epidemia di COVID-19 e relativamente alla permanenza delle attività legate alle opere edili e di ingegneria civile, allo stato attuale, non vi sono indicazioni volte alla sospensione di tali attività. Il DPCM 8/3/2020, infatti, non vieta gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative nell’ambito delle aree individuate all’art. 1 (estese a tutto il territorio nazionale dal DPCM 9/3/2020).
L’Ordinanza, sempre del 8/3/2020, esclude l’applicabilità del divieto di spostamento relativamente alla filiera produttiva.
Quindi, allo stato attuale, non sussistono limitazioni alle attività dei cantieri.
In materia di salute e sicurezza sul lavoro, risultano di fondamentale utilità le indicazioni fornite dalla Regione del Veneto in data 3/3/2020, COVID-19: indicazioni per la tutela della salute negli ambienti di lavoro non sanitari, che invitano i datori di lavoro alla adozione delle misure di igiene pubblica e alla promozione di una corretta prassi igienica a tutela dei lavoratori e dei terzi. Il citato documento, inoltre, rispetto alla necessità di aggiornare il DVR in riferimento agli ambienti di lavoro non sanitari, chiarisce che nell’attuale scenario, in cui prevalgono esigenze di tutela della salute pubblica, non si ritiene giustificato l’aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi in relazione al rischio associato all’infezione da SARS-CoV-2 (se non in ambienti di lavoro sanitario o socio-sanitario o comunque qualora il rischio biologico sia un rischio di natura professionale, già presente nel contesto espositivo dell’azienda).
Nelle condizioni ordinarie POS e PSC non richiedono aggiornamento in relazione al COVID-19.
Si raccomanda ai Coordinatori attenzione alle dotazioni igieniche dei cantieri come previste nel PSC.
Si ricorda quanto richiesto dall’Allegato XIII del dlgs 81/2008, al punto 3.1. I locali che ospitano i lavabi devono essere dotati di acqua corrente, se necessario calda e di mezzi detergenti e per asciugarsi.
Il CSE potrebbe ritenere opportuno sensibilizzare ulteriormente imprese e lavoratori autonomi informando gli stessi sulle misure di igiene pubblica emanate in riferimento al COVID-19. Eventuali situazioni di particolare affollamento del cantiere o di aree dello stesso potrebbero essere gestite con misure organizzative. In tal senso, anche se non direttamente riferibili ai possibili pericoli generati dal COVID-19, si fanno presenti le indicazioni di cui all’Allegato XV del dlgs 81/2008, al punto 2.3.3., dove si prevede che durante i periodi di maggior rischio dovuto ad interferenze di lavoro, il coordinatore per l’esecuzione verifica periodicamente, previa consultazione della direzione dei lavori, delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi interessati, la compatibilità della relativa parte di PSC con l’andamento dei lavori, aggiornando il piano ed in particolare il cronoprogramma dei lavori, se necessario.